Tracks:
1. Lombra parlante
2. Caravaggio
3. Come le nuvole del nord
4. Para Monk
5. Mirabilmente in giallo
6. Claude
7. Da umori a timori
8. Blues for 3
9. You are
Massimo Colombo, pianista in special modo dedito alla composizione, musicista di solida formazione classica evolutasi in spontanea ricerca di forme sonore contemporanee, pubblica Caravaggio, opera di intensa sensibilit espressiva, chiaroscurale come le tele del Michelangelo Merisi cui non a caso la splendida foto di copertina rende magnifico omaggio.
Un trio sorprendente quello voluto da Colombo: Jeff Berlin al basso elettrico, elegante ed in grande sintonia con i partners, ed un Billy Cobham che nessuno s'attende, "jazzistico", estroso come sempre ma capace come non mai di riflessi intimistici, delicati, sfuggenti.
Improvvisazioni di grande cromatismo, incursioni meditative coniugate nella ricerca di melodie mai uniformi, creano un paesaggio dell'anima avvolgente e stupito: le trame melodiche giungono formalmente limpide, caratterizzate da una cultura musicale vasta ed espressa da una personalit artistica inusuale, decisa nelle scelte. Tanto pi coinvolgenti risultano quanto pi l'intuizione appare priva di vincoli accademici, quanto pi il fraseggio libero di esprimersi secondo moduli non prefissati.
Ed in questo, Caravaggio: coerente, giusto, il titolo del cd.
Il linguaggio, ampio nel lessico, pu allora offrire spazio a momenti d' intenso lirismo quanto ad altri dietro ai quali Colombo ricorda il bop, le armonie sudamericane, qualcosa quasi d'impalpabile giunto dai Caraibi o da altrove. Il senso dell'ascolto, in ogni caso, non cambia.
Impressionismo e levit nei cantabili, "groove", forza espressiva, vigore ed intensit jarrettiane coesistono in modo spontaneo: l'interplay del trio, poi, pone in luce denominatori comuni, un'interazione che conduce chi ascolta a percezioni sonore dilatate nei tempi prediletti dall'ampio spettro timbrico offerto da Billy Cobham. La spontaneit esecutiva, adeguatamente scandita dal timing di una ritmica mai debordante, non perde in luminosit: gli spazi riflessivi dei soli danno vita ad un sound equilibrato, scevro di compiacimenti quanto di ardimentose e manieristiche improvvisazioni.
In tal senso offre un contributo intelligente e creativo il basso di Jeff Berlin, esattamente l dove ci si attendeva uno strumento acustico piuttosto che uno elettrico, com' di solito nelle scelte di chi intende proporre un album da trio. Sia il musicista di supporto al piano o sia "invitato" a soli, vissuti con grande intensit, evidenzia un tatto discorsivo nitido e coinvolgente, declinato con raffinatezza e ottima padronanza tecnica.
Nei nove brani, tutti composti da Massimo Colombo, raramente si notano attimi nei quali perda colore la personalit artistica del trio, da "L'ombra parlante", incipit di raffinata armonia, dilatato da una sintassi improvvisativa moderna e meditativa, a "Para Monk", omaggio all'eccentrico Thelonious segnato da un pianismo martellante la cui naturale evoluzione conduce ad un hard bop angoloso e dissonante, talora quasi imprendibile per ingegno. Una memoria da conservare, poi, quella di "Claude": il pianista si muove lieve, solitario e dinamico in una partitura animata da una volont d'esprimere resa lirica dalla spontaneit dell'arrangiamento, da una scrittura musicale gi da tempo distintasi possibile affermare - tra le pi interessanti in questi anni, e con pieno merito. |
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